
Una dose per fuggire, una dose per vincere, una per “restare a galla” e una per andare a fondo…. Ancora una, l’ultima.
“Vuoi essere libero, ma scegli la dipendenza.”
Un giorno ho applicato un cerotto di morfina sulla spalla di mio padre affetto da leucemia. Era rannicchiato nel suo letto, l’ho visto strizzare gli occhi e stringere i denti. Gli ho chiesto -Dov’è che ti fa male?- -“Dappertutto”.- Se dobbiamo usare stupefacenti per alleviare il dolore di coloro che non hanno la possibilità di guarire, credo si tratti di compassione, attraverso un uso responsabile della scienza. Ma a tutti coloro che attraverso la musica, il cinema, lo sport ecc… hanno provato o provano tutt’ora a “lasciare il segno”, alterando la propria natura facendo uso di stupefacenti, imbrogliando tutti e se stessi, io dico:
Il vostro “successo” è un fallimento!
Chi si droga è complice di reati contro l’umanità: “i bambini in tenera età non solo vengono sfruttati per lavorare le foglie di coca, ma sono anche costantemente esposti all’inalazione di sostanze tossiche che compromettono la loro salute in modo irreversibile: l’acetone, l’etere etilico, la benzina, il cherosene e l’acido solforico sono sostanze necessarie per ottenere la cocaina.” Fonte: F4crnetwork.com/Peru-narcotraffico
Sostanze che poi vengono smaltite nella foresta a discapito dell’ambiente e delle comunità indigene che trovano le acque inquinate e si vedono sottrarre la propria terra dai narcotrafficanti che la disboscano per coltivare le piantagioni di coca. La “narco-deforestazione” continua: i trafficanti riciclano il denaro sporco acquistando grandi appezzamenti di foresta per costruirvi allevamenti di bestiame.
Droghe “leggere”:
“Hien è un bambino schiavo. Nella sua giovane vita è stato costretto a lavorare in fabbriche di cannabis, ha subito abusi ed è stato picchiato, ha subito un processo ed è stato mandato in prigione. – Il bambino si prendeva cura della cannabis, usando pesticidi che lo fecero ammalare, e usciva dall’appartamento solo per trasportare le foglie che dovevano essere seccate da un’altra parte. Era imprigionato, minacciato e completamente isolato. Quando arrivò la polizia, trovò Hien da solo con le piante di cannabis. Raccontò la sua storia ai poliziotti, ma fu mandato in un carcere minorile in Scozia, dove trascorse dieci mesi in custodia, con l’accusa di coltivazione di cannabis. Fu rilasciato solo dopo l’intervento di un pubblico ministero, che lo identificò come vittima di tratta di esseri umani. I minori costituiscono un quarto delle circa 13mila persone che ogni anno sono vittime del traffico di esseri umani nel Regno Unito, e i vietnamiti sono la nazionalità maggiormente coinvolta.” Fonte: F4crnetwork.com/Vietnam-Londra-Cannabis
La liberalizzazione di sostanze psicotrope: “Per un mondo più fuso”.
Non si combatte la droga assecondando i capricci di chi non sa farne a meno, ma contrastando le situazioni che portano la persona a farne uso, offrendo alternative che rimettano al centro capacità e virtù dell’individuo e riducendo al massimo la possibilità d’incontrare spacciatori. Serve un cambiamento psicologico, filosofico e strutturale che riporti al centro i principi fondamentali della convivenza LEALE tra i popoli e soprattutto un ritorno alla RINUNCIA, pilastro fondamentale della crescita interiore personale.
Alcune delle droghe più comuni, i loro effetti e rischi sull’organismo: https://www.unobravo.com/post/gli-effetti-della-droga-sullorganismo
Per comprendere appieno le conseguenze devastanti che le sostanze psicotrope hanno avuto ed hanno sull’umanità consiglio il libro:
TOSSICI
di Norman Ohler (L’arma segreta del Reich – La droga nella Germania nazista)
👍 Aggiungerei il problema del non voler vedere, del non voler sapere, di chi secondo te?
A tutela dei diritti umani sento il dovere ed ho il piacere di far vedere e far sapere… Poi ognuno è libero di agire in base al mondo in cui vuol vivere.