Acqua e sale sulle labbra, Acqua sale sole e sabbia…

Acqua e sale sulle labbra, Acqua e sale sulla spiaggia!
Musica, Racconti, Natura, Filosofia
Accade tutto dentro: la paura, il dolore, la rabbia… E il corpo ne risente mentre l’anima sussurra. La sento, so che è quella la strada, ma sono stanco e non ci credo più.
Aiutami Grande Spirito!
Un amico che non molla riaccende la fiducia, la musica mi attraversa e mi solleva, il sole che riscalda anche in inverno… piccole fiamme che illuminano i passi:
“Trasformo la rabbia, accetto il dolore, la paura è solo un brivido.”
Questa canzone nasce dall’esigenza di andare fino in fondo, superando la paura del giudizio, dell’invidia, del dolore fisico… disposti a morire per ciò in cui si crede e che riguarda se stessi, senza voler costringere gli altri a fare la stessa cosa.
My shop is open!
Grazie ad Hoplix “Print On Demand E-commerce & DropShipping Platform” posso usufruire di uno spazio dedicato alla realizzazione e vendita di prodotti rappresentativi della mia vena artistica.
HOPLIX permette ad utenti creativi di mettere in vendita i propri design sui prodotti messi a disposizione dalla piattaforma. Testi, immagini e contenuti grafici sono infatti da me realizzati. Hoplix stampa su ordinazione un prodotto alla volta e ne gestisce la vendita e la spedizione. Nessun magazzino con merci invendute: No spreco!
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In omaggio a 3 iscritti estratti a sorte.
Estrazione 31/12/2022 ore 20.30
L’elenco degli iscritti alla newsletter è numerato. Utilizzando un’applicazione sul web che estrae in modo casuale 3 numeri, dopo aver inserito il numero minimo e massimo, comunico che i numeri estratti sono 16 37 48. Per questione di privacy non posso mostrare né l’elenco degli iscritti, né i vincitori ai quali però ho appena comunicato la vincita e ai quali chiedo di lasciare un commento in fondo a questa pagina appena riceveranno il regalo.
Colgo l’occasione per augurare a tutti un 2023 di salute e soddisfazioni. Giordy
Dottoressa Marcella Taricco – Psicoterapeuta:
“Quando mi domandano che cosa sia l’ansia, dico che è una reazione emotiva ad un pericolo o ad una minaccia percepiti. Cioè non reali. Questo la differenzia dalla paura, che è una reazione ad un pericolo reale. Ma allora l’ansia non esiste? Diciamo che non dovrebbe esistere visto che il pericolo non è reale. Però esiste, i sintomi esistono, è come uno scherzo, un brutto scherzo. Però una notizia buona c’è: proprio perché il pericolo non esiste davvero, si può modificare questa reazione, ritrovare la calma e la chiarezza nella mente.”
Psicologia per Vita quotidiana
Non è uno scherzo, non è un modo di dire. Muove veramente il mondo, è ciò che spinge all’espressione di ogni cosa al livello più alto, è ciò che fa vivere una persona, che la fa nascere, sviluppare, crescere. Ma nel concreto, nella quotidianità della giornata?
L’amore si esprime attraverso la cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente esterno. Il consiglio è di fare ogni piccola cosa, anche quella che riteniamo poco importante, con tutto l’amore possibile, con quella dedizione attenta, lenta e saggia di chi si ricorda che nel gesto d’amore c’è tutto, c’è il mondo intero che si esprime. Qualunque lavoro, anche quello che viene da noi considerato secondario o umile, è in realtà una cosa bellissima se riusciamo a realizzarlo con amore, con cura, con attenzione a quello che stiamo facendo.
Siamo vitali perché abbiamo movimento dentro di noi. Ogni cellula ha movimento dentro di sé. Al pari dell’amore, anche il movimento è vita, esprime e genera vita.
E nel concreto, nella giornata? Allora il movimento si esprime con il respiro, con lo sport, con le attività fisiche. È il movimento del corpo in noi, un aspetto da non sottovalutare mai, a qualunque età. Perché ci genera, ci rigenera, ci trasmette vita, migliora ogni cosa dentro e fuori di noi.
Se vogliamo, è movimento anche il pensiero. Ma è un movimento diverso, più alto. Il consiglio è di pensare, ragionare, filtrare le informazioni che ci arrivano, riflettere, elaborare interpretazioni. Insomma, non rinunciare mai al pensiero, alla conoscenza. Conoscere ci rende liberi, liberi di pensare, meno manipolabili.
Il nostro organismo ha bisogno di alternare l’attività al riposo, alla calma, al sonno, alla riflessione cosciente e soprattutto ai sogni. È proprio nell’alternanza del sonno e della veglia che possiamo esprimere il meglio di noi. Ma se trascuriamo il sonno, depauperiamo il nostro organismo della linfa vitale, di ciò che gli è necessario per vivere.
Dunque, non facciamoci travolgere dal “fare” a tutti i costi e sempre, manteniamo e diamo spazio anche al riposo e alla vita tranquilla. Con rispetto dell’alternanza del giorno e della notte, dato che noi funzioniamo in armonia con i ritmi circadiani.
Sì, è vero che ci sono tanti problemi e tante difficoltà. Però la serenità, che raggiungiamo attraverso una respirazione ampia e calma, l’attenzione ad avere cura delle cose importanti, è un obiettivo che non dobbiamo mai dimenticare. Serenità non vuol dire che tutto sia perfetto, ma che abbiamo fatto le scelte migliori, che abbiamo riflettuto, ragionato e poi deciso e operato per il meglio.
Quello che accade dentro non sei tu, ma se accade dentro, la soluzione sei tu.
VALUTAZIONE – CATEGORIA AUTORI
NOTA DELL’AUTORE
Ho apprezzato la valutazione anche se non ho trovato coerenza nella proposta di miglioramento. Se prima trovo scritto: “le descrizioni quasi fotografiche… un linguaggio diretto, d’impatto ma allo stesso tempo ricco di ricercatezza nell’approccio descrittivo…” non ha senso proporre come punti da migliorare “un maggior numero di metafore e mezzi linguistici per rendere più gestibile una descrizione di guerra per le diverse sensibilità…” Inoltre questa canzone non nasce per descrivere la guerra, ma per incoraggiare un bambino a fuggere da essa, per far riflettere sulle responsabilità di chi accoglie e nel finale un messaggio ai soldati che possono decidere in propria coscienza di non sparare ad un bambino.
Struttura: B A ripetuto C (finale)
APPROFONDIMENTO
Premetto che quando mi viene una canzone, prima butto fuori la musica e poi il testo. Poi musica e parole s’incontrano e si fondono fino a trovare quell’equilibrio che mi fa provare un sentimento di atto compiuto, di grande soddisfazione, a volte bagnando con qualche lacrima le frasi più significative. Quindi a mio avviso, valutare un testo senza poi ascoltare il brano musicale non permette una valutazione completa e soffermarsi solo sul senso delle parole e la loro collocazione è riduttivo e soggettivo (dimmi una frase parlando o dimmela cantando cambia tutto…). Inoltre un’opera è artistica proprio perchè non segue una strada precostituita, ma nasce da un esigenza intima e indomabile, dove l’autore in realtà è uno strumento tanto quanto quelli che usa per comporre l’opera e non sa spiegare come sia in grado di realizzarla. Quindi a mio avviso ogni giuria dovrebbe limitarsi ad una valutazione numerica ovvero assegnando un punteggio in base al gradimento di ogni membro della commissione giudicante senza proporre modifiche o correzioni che rischiano di ferire l’intimità dell’artista, considerando che lo stesso brano sottoposto a diverse commissioni otterrebbe proposte di miglioramento diverse. La cosa più assurda è far passare il messaggio che per vincere una selezione o fare successo quando si parla di arte, si debba rispettare un modello, una strada precostituita. Ripeto: l’arte è proprio l’opposto ed il successo di un opera dipende dalla PROMOZIONE della stessa, fatta di comunicazione efficace, di produzione di prodotti ad essa connessi e dalle esibizioni LIVE dell’artista. Posso partecipare a migliaia di selezioni con le mie opere senza essere scelto, ma nessuno mi deve dire come le “dovrei fare.” Tornando alla canzone in questione, la chitarra elettrica mi ha permesso di contestualizzare adrenalina e paura nel fragore della guerra. Le 2 strofe sono un grido d’incoraggiamento, costante e accompagnatorio rivolto ai bambini a correre senza voltarsi, senza farsi domande, superando le fiamme e la paura della morte, perché quando gli adulti falliscono, non resta che la fuga. Essendo impotente davanti alle immagini provenienti da terre lontane accendo la mia fede attraverso la preghiera: solo Dio ti salverà. Il ritornello è motivo di riflessione in merito alla costituzione della persona dal mio punto di vista: io non sono quello che vedi (smettila di guardare solo con gli occhi), io non sono solo sangue e polvere (è la mia anima che muove il corpo sporco e ferito) sto fuggendo dalla guerra aprimi la porta! (sono un immigrato? Aiutami), io non sono, io non esisto (per tu che mi vedi sullo schermo sono già morto, ma sono una persona come te e la guerra non l’ho provocata io). Il finale è rivolto ai soldati: giù le armi assassini sono solo dei bambini, combatti contro il demone che è in te. (se ti ordinano di ammazzare un innocente, RIBELLATI!)
Testo, musiche, video, karaoke e Merchandising
Grazie alla Fondazione Estro Musicale ho potuto esibirmi in studio gratuitamente, proponendo 2 dei miei brani inediti. Nell’occasione ho conosciuto Massimo Caso e Amedeo Bianchi che ringrazio per la professionalità e simpatia. Ringrazio tutti coloro che sostengono la fondazione e permettono iniziative come questa. Siamo in molti ad aver proposto le proprie opere, poco più di 300. Solo 7 verranno selezionati e potranno registrare, presso lo studio “il Cortile”, il loro brano che verrà promosso via web sempre gratuitamente. Aspetto la classifica, pronto a rifare, in ogni caso, questa fantastica esperienza. Grazie a mia moglie per il supporto tecnico/emotivo.
http://fondazioneestromusicale.org/
Martedì 29 Novembre 2022 – Esito della selezione
Anche quest’anno siamo pronti ad annunciare i nomi dei partecipanti premiati alle Esibizioni Live Edizione 2022. 🏆
Prima però vogliamo svelarvi una sorpresa e raccontarvi qualcosa di più su questa splendida edizione.
In tanti siete giunti alle porte del nostro studio di registrazione carichi di entusiasmo, portando con voi i vostri strumenti e in molti avete percorso lunghe distanze spinti dal desiderio irrefrenabile di condividere la vostra musica.
É sempre emozionante vedervi arrivare con quello spirito e quella luce negli occhi e per questo non smetteremo mai di ringraziarvi.
Le fasi di selezione sono state difficilissime e compiere delle scelte è risultato più complicato del previsto. I brani selezionati dalla nostra commissione, come sapete dalla scorsa edizione sono 7.
La sorpresa è proprio questa: nonostante l’aumento dell’impegno richiesto ed un maggiore sforzo al quale dovremo sottoporci abbiamo deciso, in via del tutto eccezionale, di premiare ben 8 autori e le loro rispettive opere.
Ridare slancio al ruolo fondamentale della composizione musicale nel nostro paese è per noi un obbligo morale, dunque il nostro lavoro non finisce qui. Il percorso degli artisti premiati, ci vedrà impegnati nella realizzazione dei loro master, nonché nel lavoro di promozione e comunicazione dei loro progetti musicali.
Possiamo, senza ombra di dubbio, affermare che anche quest’anno abbiamo raggiunto con soddisfazione i nostri obiettivi: l’elevato numero di partecipanti e la qualità espressa testimoniano quanta dedizione e passione si dedichi oggi alla musica d’autore.
Siamo certi dunque che il nostro lavoro contribuirà presto all’affermazione di nuovi talenti.
Ecco finalmente i nomi e i titoli dei loro brani:
⭐️ Marco Turriziani CINETIC TRIO – L’abbuffata
⭐️ Luigi Baudino – Piccoli pensieri
⭐️ Giorgio Penotti – 9 giugno 1940
⭐️ Giuseppe Follera – Tu y io
⭐️ I noRma – Acquario
⭐️ Marco Pizzi – 44 anni dopo
⭐️ Kouya – Sirene
⭐️ Agnese Di Maggio – Non ho più paura
Bravi tutti e ancora grazie per aver contribuito a rendere questa edizione davvero speciale! 👏👏👏
Io non sono stato selezionato, ma ho già pronti altri brani da proporre e non vedo l’ora.
Mamma perchè il papà continua ad ammalarsi? Stiamo facendo le analisi: ha l’emoglobina bassa ma il ferro è alto. E che vuol dire? Che faremo altre analisi… Poi un giorno andiamo tutti all’ospedale: leucemia. Le chemio, le trasfusioni, gli alti e bassi, le parole da non dire, le lacrime nascoste. Incoraggiarlo senza illuderlo, aiutarlo senza farlo sentire un peso, comprendere e accettare. La malattia va avanti ed il corpo mostra i propri limiti, ma lui non si lamenta e continua a “camminare”. Dopo circa due anni, una mattina mi siedo accanto e ascolto, un silenzio diverso. Perchè dentro ho la tempesta. Poi tutto si ferma: il cuore, il tempo, l’ansia. Un momento di pace, prima del pianto. Guardo dalla finestra e tutto continua come se non fosse successo nulla e penso che la morte non è una condanna, ma una liberazione e che ciò che ci rende liberi è il come la si affronta. Mio padre ha combattuto contro la leucemia: il suo corpo ha ceduto, lui no.
Grazie a tutti coloro che dentro e fuori gli ospedali assistono le persone che soffrono.
PELLIZZANO – PIAZZA DELLA CHIESA (Sala comunale in caso di pioggia)
PELLIZZANO – PIAZZA DELLA CHIESA
Una dose per fuggire, una dose per vincere, una per “restare a galla” e una per andare a fondo…. Ancora una, l’ultima.
“Vuoi essere libero, ma scegli la dipendenza.”
Un giorno ho applicato un cerotto di morfina sulla spalla di mio padre affetto da leucemia. Era rannicchiato nel suo letto, l’ho visto strizzare gli occhi e stringere i denti. Gli ho chiesto -Dov’è che ti fa male?- -“Dappertutto”.- Se dobbiamo usare stupefacenti per alleviare il dolore di coloro che non hanno la possibilità di guarire, credo si tratti di compassione, attraverso un uso responsabile della scienza. Ma a tutti coloro che attraverso la musica, il cinema, lo sport ecc… hanno provato o provano tutt’ora a “lasciare il segno”, alterando la propria natura facendo uso di stupefacenti, imbrogliando tutti e se stessi, io dico:
Il vostro “successo” è un fallimento!
Chi si droga è complice di reati contro l’umanità: “i bambini in tenera età non solo vengono sfruttati per lavorare le foglie di coca, ma sono anche costantemente esposti all’inalazione di sostanze tossiche che compromettono la loro salute in modo irreversibile: l’acetone, l’etere etilico, la benzina, il cherosene e l’acido solforico sono sostanze necessarie per ottenere la cocaina.” Fonte: F4crnetwork.com/Peru-narcotraffico
Sostanze che poi vengono smaltite nella foresta a discapito dell’ambiente e delle comunità indigene che trovano le acque inquinate e si vedono sottrarre la propria terra dai narcotrafficanti che la disboscano per coltivare le piantagioni di coca. La “narco-deforestazione” continua: i trafficanti riciclano il denaro sporco acquistando grandi appezzamenti di foresta per costruirvi allevamenti di bestiame.
Droghe “leggere”:
“Hien è un bambino schiavo. Nella sua giovane vita è stato costretto a lavorare in fabbriche di cannabis, ha subito abusi ed è stato picchiato, ha subito un processo ed è stato mandato in prigione. – Il bambino si prendeva cura della cannabis, usando pesticidi che lo fecero ammalare, e usciva dall’appartamento solo per trasportare le foglie che dovevano essere seccate da un’altra parte. Era imprigionato, minacciato e completamente isolato. Quando arrivò la polizia, trovò Hien da solo con le piante di cannabis. Raccontò la sua storia ai poliziotti, ma fu mandato in un carcere minorile in Scozia, dove trascorse dieci mesi in custodia, con l’accusa di coltivazione di cannabis. Fu rilasciato solo dopo l’intervento di un pubblico ministero, che lo identificò come vittima di tratta di esseri umani. I minori costituiscono un quarto delle circa 13mila persone che ogni anno sono vittime del traffico di esseri umani nel Regno Unito, e i vietnamiti sono la nazionalità maggiormente coinvolta.” Fonte: F4crnetwork.com/Vietnam-Londra-Cannabis
La liberalizzazione di sostanze psicotrope: “Per un mondo più fuso”.
Non si combatte la droga assecondando i capricci di chi non sa farne a meno, ma contrastando le situazioni che portano la persona a farne uso, offrendo alternative che rimettano al centro capacità e virtù dell’individuo e riducendo al massimo la possibilità d’incontrare spacciatori. Serve un cambiamento psicologico, filosofico e strutturale che riporti al centro i principi fondamentali della convivenza LEALE tra i popoli e soprattutto un ritorno alla RINUNCIA, pilastro fondamentale della crescita interiore personale.
Alcune delle droghe più comuni, i loro effetti e rischi sull’organismo: https://www.unobravo.com/post/gli-effetti-della-droga-sullorganismo
Per comprendere appieno le conseguenze devastanti che le sostanze psicotrope hanno avuto ed hanno sull’umanità consiglio il libro:
TOSSICI
di Norman Ohler (L’arma segreta del Reich – La droga nella Germania nazista)
“Alla morte risponde la nascita: non con rabbia, nè violenza, ma con tenerezza”.
Corri piccolo guerriero, non fermarti tra le fiamme, il coraggio nella fuga, la tua meta libertà. Solo nella notte, lo sconforto morde più del piombo, gambe in spalla senza tregua, loro non si fermano!
APPROFONDIMENTI
La mappa evidenzia in rosso i Paesi dove tra il 2020 e il 2021 ci sono stati conflitti più o meno estesi o episodici: rispetto ai dodici mesi precedenti, le manifestazioni di violenza politica sono aumentate di oltre il 3%, e le vittime sono salite del 37%. © ACLED | Statista
FONTE: https://www.focus.it/cultura/storia/2020-2021-guerre
Il testosterone, ormone spesso connesso alla virilità, permette di migliorare le performance fisiche aumentando il livello di glucosio richiamato nei muscoli in attività. Inoltre, il testosterone aiuta anche ad aumentare la massa muscolare magra e la densità ossea, e può aiutare a scongiurare patologie come la depressione e l’osteoporosi.
I ricercatori dell’Università della California hanno scoperto che tagliare la legna aumenta significativamente i livelli di testosterone, ancor più delle attività sportive competitive. Lo studio, pubblicato su Evolution and Human Behaviour, ha rilevato che un’ora passata a tagliare la legna ha determinato un aumento del 48,6% dei livelli di testosterone salivare in tutti gli uomini analizzati, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute. Per fare un paragone, durante una partita di calcio tra professionisti i livelli sono aumentati solo del 30,1 per cento.
Quindi se vuoi aumentare i tuoi “livelli”, smettila di spendere soldi in palestra e vieni a trovarmi: l’uso della mia ascia è gratuito.
Fonte: “Age-independent increases in male salivary testosterone during horticultural activity among Tsimane forager-farmers”, ScienceDirect, 2013
Non posso accettare che la scuola non comprenda una materia fondamentale come il controllo delle emozioni. La gestione della rabbia, dell’ansia, del desiderio è materia fondamentale. Ogni bambino o adolescente deve poter affrontare ogni forma di disagio nell’ambito scolastico: la cosa che pesa di più nell’adolescente è la percezione che gli altri hanno su di lui: “Se viene fuori che sono stato dallo psicologo sono rovinato, sono quello che ha problemi, sono quello storto.” La psicologia deve necessariamente entrare nella scuola e accompagnare da dentro non aspettare fuori! Fuori è tardi.
Scavare in se stessi, trovare risposte alle proprie domande, restare in equilibrio nonostante le difficoltà è una disciplina nei confronti della quale l’allenamento dev’essere costante e avviato sin dai primi passi: conoscersi, immedesimarsi nell’altro, rispettare la parola data sono argomenti che vanno trattati da professionisti che affiancano i docenti ed evitano che le criticità vengano affrontate altrove. Se vogliamo il meglio dai nostri giovani dobbiamo offrirgli il meglio. Alleniamoli alla RINUNCIA (per contrastare gli abusi del “mondo civilizzato”) ed al controllo delle proprie emozioni al fine di agevolarne la crescita personale.
Attualmente l’insegnante riempie i ragazzi di nozioni che troppo spesso rimangono tali e non agevolano quel percorso che permette ai giovani di integrarsi nella società attraverso lo sviluppo delle proprie virtù: “La consapevolezza ha fame di esperienza”. Teoria e pratica devono camminare a pari passo: “La scuola deve diventare un laboratorio di esperienze e non una gara tra istituti che attraverso i voti giustificano il proprio operato”. Nelle scuole dell’obbligo le materie devono servire ad orientare l’adolescente verso l’uso delle proprie capacità.
“Vorrei vivere in una società che si occupa dei suoi ragazzi perché consapevole che un giorno loro si occuperanno della società”.
Il destino del corpo già lo sapete!
“L’unica battaglia che va combattuta è quella interiore:
è quella che posso vincere,
è quella che devo vincere.”